Qui si pensa che siccome le elezioni europee vedono ancora la maggioranza composita tra popolari, socialisti, libdem e verdi, allora i movimenti euroscettici devono mettersi l’anima in pace, starsene zitti ed ingoiare la sconfitta. Come si dice dalle mie parti, molto probabilmente gli esperti non hanno capito “l’antifona”.
Qui abbiamo tre motori europei come il Regno Unito, la Francia e l’Italia che hanno dato fiducia ai movimenti euroscettici: Farage, Le Pen ed il nostro Matteo Salvini. Essere maggioranza in 3 delle 4 locomotive d’Europa non è un dato di piccolo cabotaggio, e la Grosse Koalition di Bruxelles dovrà prenderne atto. L’Italia dovrà esprimere un commissario, e dovrà essere quota Lega, e dovrà essere un commissario pesante, su temi economici. Questo per quanto riguarda gli equilibri a Bruxelles.
Mentre per quanto riguarda gli equilibri in Italia, è ora di cambiare marcia: tasse, burocrazia, sviluppo, giustizia e lavoro. Sono questi gli argomenti da trattare, perchè sono quelli che più da vicino vanno ad incidere sulla vita delle persone. Non è tempo per il governo di sprecare energie e capitale politico su cose che non vanno a migliorare la vita delle persone. C’è da far ripartire i cantieri, c’è da dire no ai professionisti del no a tutto, bisogna buttar giù le tasse, snellire i tempi della giustizia e far tornare a casa tanti expat, che darebbero con molta serenità il loro contributo se solo il sistema Italia tornasse a carburare al meglio. Le priorità del governo dovranno cambiare, e dovranno essere inquadrate al più presto.