Bio

Credo fortemente nella massima “pensa globale, agisci locale”. Ed è quello che faccio da sempre nella mia attività politica. Più che un modo di far politica, è una visione del mondo che ho acquistato sul campo, dopo mesi ad anni di vita vissuta diviso fra Italia, Regno Unito ed Israele. Sono nato a Fabriano, in quella che negli anni 80 era la Milano del centro Italia e ho vissuto per 19 anni ad Esanatoglia, piccolo paese dell’entroterra maceratese. Ho studiato scienze politiche alla Luiss di Roma, con un’esperienza di scambio internazionale di 5 mesi a Tel Aviv, in Israele. Quando mi chiedono se faccio parte della generazione Erasmus, la mia risposta è no. Sono fondamentalmente un ragazzo di provincia che parla un inglese con accento marchigiano.

Dopo la laurea triennale mi sono preso un anno sabbatico. Ho lavorato al Jerusalem Center for Public Affairs (JCPA), un centro di ricerca vicino al Likud a Gerusalemme, insieme a Fiamma Nirenstein, una delle giornaliste più coraggiose e caparbie che abbia mai incontrato.

Mi sono dedicato poi a Blu Lab, l’associazione che ho fondato e presieduto fino a poco tempo fa. Ho organizzato scuole di formazione politiche a cui hanno preso parte giornalisti, politici, dirigenti d’impresa, militari, analisti ed ex dirigenti dei servizi segreti italiani. Ho portato una delegazione politica di alto livello in visita in Israele, dove abbiamo incontrato dirigenti di partito e diplomatici di carriera.

A fine 2017 mi sono trasferito a Londra per seguire un Master in National Security al King’s College.

Ad Aprile 2018 ho iniziato a scrivere sulla sezione Blog de “Il Giornale”, trattando argomenti sia di politica estera che interna. Nel mio periodo londinese ho lavorato prima in un importantissimo think tank conservatore, l’Henry Jackson Society, e poi in una società di consulenza che si occupa di risk advisory.

In UK ho fatto militanza politica nel Partito Conservatore, andando ogni sabato a volantinare nei quartieri dell’East End londinese, feudi del Partito Laburista di Jeremy Corbyn. Mi sono iscritto in Lega nel Mondo UK, divenendone dirigente. Gli italiani all’estero sono una risorsa fondamentale per l’Italia, ed è importante che abbiano una rappresentanza credibile all’infuori della sinistra.

A giugno 2019 sono tornato in Italia, spinto dalla voglia di prendermi una pausa da Londra e per dare un indirizzo diverso alla mia carriera lavorativa. Il mio impegno politico però non si ferma, perché, come sempre, penso globale ma agisco locale. Sostengo la Lega Marche nella campagna per la conquista di una delle regioni più rosse d’Italia, contribuendo alla scrittura del programma economico della Lega.