È accettabile che l’Italia, un paese che secondo Confindustria dispone di 124 miliardi di metri cubi di gas provati e altri 160 miliardi potenziali, e che ha riserve provate di 1,34 miliardi di barili di petrolio e potenziali di circa un miliardo, dipenda al 90% da fonti estere?
Il progetto “Crescita felice” affronta una questione di grande rilievo per lo sviluppo del nostro Paese, la cui riflessione coinvolge l’analisi del mercato, la pianificazione di infrastrutture e la mobilizzazione di ingenti risorse finanziarie.
L’Italia non può permettersi di fare a meno di un’industria così importante e strategica ai fini della sicurezza e flessibilità degli approvvigionamenti. È pertanto necessario attuare una strategia che permetta alle aziende del settore di competere ad armi pari sui mercati internazionali, come garanzia di sviluppo per l’intero sistema industriale italiano con ricadute positive in termini di occupazione e di potere energetico. Tutto questo non può che avvenire attraverso un programma politico serio e mirato a valorizzare il patrimonio energetico nazionale nel quadro di una piena sostenibilità socio-ambientale e di trasparenza dei processi.
Project Manager: Gabriele Figà