Sarò di poche parole: l’unico modo per ricordare gli ebrei morti è difendere quelli vivi. Inoltre, bisogna accettare l’idea che gli ebrei di oggi non sono più quelli tremanti dei ghetti e pronti per essere uccisi in qualche campo di sterminio tedesco.
Gli ebrei di oggi fanno figli, combattono, sono armati, vincono guerre, usano la forza quando devono, sono felici ed inventivi ed hanno uno stato prospero e ricco dove conducono una vita sì complicata ma avventurosa e piena. Ed è bello così.